Prospettive immobiliari positive a Dubai ed in Arabia Saudita

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Case Study 5. Approfondimento Mercato

I mercati immobiliari di Dubai e dell'Arabia Saudita sono pronti per un'ulteriore crescita nel 2023, trainati principalmente dall'impennata delle vendite residenziali in entrambi i paesi, secondo Deloitte.

Nel suo nono rapporto annuale "Middle East Real Estate Predictions 2023", Deloitte fornisce una prospettiva positiva per i prossimi 12 mesi e indaga su una serie di segmenti immobiliari, tra cui hospitality, residenziale, retail, uffici commerciali e industriale.

Tra i risultati principali, il rapporto rivela la ripresa post-COVID-19 del turismo sia a Dubai che in Arabia Saudita, come testimoniano alcuni indicatori chiave nel settore dell'ospitalità, come l'aumento nell'ultimo anno dell'occupazione e delle tariffe giornaliere medie (ADR). Il report evidenzia inoltre la crescita delle vendite residenziali in entrambe le aree geografiche, nonché l'aumento dei prezzi degli affitti degli spazi per uffici commerciali a Dubai.

L’Arabia Saudita attrae investitori

Secondo Deloitte, la crescita significativa del prodotto interno lordo dell'Arabia Saudita la sta rendendo una delle destinazioni globali più attraenti per gli investitori. Secondo gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale, il prodotto interno lordo dell’Arabia Saudita ha segnato un incremento dell’8.7% nel 2022, e si prevede che nel 2023 potrà sfiorare il +3%.
Di pari passo, gli ultimi dati UNCTAD sugli investimenti diretti esteri in entrata segnalano invece un notevole incremento dei flussi di FDI in entrata nel paese, che nel 2021 hanno sfiorato i 20 miliardi di dollari.


Stefan Burch, Partner e Head of Real Estate di Deloitte Middle East, ha dichiarato: "Mentre le economie globali si riaprono completamente dopo la pandemia, prevediamo una crescita continua nel mercato immobiliare saudita per tutto il 2023. La crescita dovrebbe essere trainata da una spesa robusta in un'ampia gamma di iniziative governative nonché un forte settore privato che sta rispondendo ai livelli repressi di domanda di progetti immobiliari di buona qualità. Mentre il 2022 ha visto livelli record di domanda di spazi per uffici commerciali, il 2023 sembra destinato ad essere dominato dalla fornitura di schemi di uso misto guidati da abitazioni di alta qualità e da una continua attenzione ai progetti di turismo, tempo libero ed intrattenimento”.

Mercato immobiliare in crescita a Dubai

Sulla performance immobiliare di Dubai, Deloitte ha affermato che la domanda repressa dei viaggiatori e l'aumento della spesa da parte dei residenti hanno portato alla ripresa post-pandemia del settore immobiliare dell'emirato. Oliver Morgan, partner e responsabile dello sviluppo nel team immobiliare di Deloitte in Medio Oriente, ha affermato che il 2022 è stato un anno prospero per gli investitori residenziali.

Secondo Morgan, l'occupazione a novembre 2022 a Dubai è stata in media del 72% rispetto al 63% dello stesso periodo nel 2021, mentre l'ADR medio in questo periodo è aumentato del 22% su base annua a $183. Questo è superiore alla maggior parte dei mercati regionali e internazionali, ha aggiunto.

Nel frattempo, i prezzi medi di vendita degli immobili residenziali a Dubai sono aumentati di circa il 10% tra il 2021 e il 2022; anche gli affitti medi sono aumentati di circa il 21% nello stesso periodo. Sul fronte commerciale, gli affitti degli uffici sono tornati ai livelli pre-pandemia, registrando un aumento del 12% da inizio anno a settembre 2022 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Focus export

Quali ricadute sul fronte dell’export? Allo stato attuale, Emirati e Arabia Saudita rappresentano rispettivamente la prima e la seconda destinazione dell’export italiano nell’area MENA.
La crescita del mercato immobiliare nella regione si sta ripercuotendo anche sulla domanda di prodotti finiti per la casa, che in entrambi i paesi sta mostrando un trend di crescita, rispettivamente collocandosi nel 2022 attorno ai 10 miliardi di euro.

Importazioni di prodotti finiti per la casa (1995-2022)


I prodotti finiti per la casa si collocano al terzo posto tra i prodotti più esportati dall’Italia negli Emirati, superando nel 2022 i 350 milioni di euro (+21% secondo le stime ExportPlanning).

Guardando invece all’Arabia Saudita, il primo prodotto esportato dall’Italia nel paese sono stati, nel 2022, proprio i beni e prodotti per le costruzioni, che hanno sfiorato i 400 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto al 2021; secondo il MAECI, il settore delle costruzioni rappresenta infatti “uno dei comparti portanti dell’economia saudita, grazie agli ingenti investimenti pubblici allocati per lo sviluppo di unità abitative, per l'edilizia scolastica e per le strutture ospedaliere”.
Vicino ai 300 milioni l’export italiano di prodotti finiti per la casa, a sua volta in crescita di oltre il 13% nel 2022. In particolare, nel mondo dei mobili, arredo & design si segnala come l’Italia si distingua nel settore del lusso.


Elena Azzoni, residente negli Emirati Arabi da 12 anni, ha fondato la T4B Advisory, società con la quale opera come consulente a supporto delle PMI interessate ad avviare un percorso di internazionalizzazione nei Paesi del Golfo. Partecipa al progetto Export Best Practice in qualità di partner territoriale estero per Emirati Arabi, Kuwait, Arabia Saudita, Qatar, Bahrain, Oman.